Finestre in PVC.

Il PVC negli ultimi decenni ha avuto una crescita esponenziale prendendo letteralmente quota di mercato al legno e all’alluminio.

Il motivo di quanto,può essere legato al fatto che tra i vari materiali, (legno, alluminio, legno/alluminio, alluminio/legno), è il più economico e oltretutto offre valori isolanti più alti.

Quindi è normale che se un venditore propone un prodotto altamente isolante che costa meno degli altri difficilmente la scelta del cliente sarà diversa, a questo se si aggiunge l’alta durabilita’ del classe A estruso con mescole speciali di pregiati marchi.

Come sono fatte le finestre in PVC
Ma andiamo a vedere come è fatta una finestra in PVC utilizzato per costruire finestre.

Il PVC, polivinilcloruro è una mescola che viene estrusa in barre che vengono successivamente assemblate per creare l’infisso finito.

Normalmente, nella sua versione base, ha uno spessore minimo di 70 mm, ed è in colore bianco.

Anche nel PVC, come nel legno, lo spessore minimo sindacale parte da 70 o 76 mm, andando a salire ad esempio a 80mm, 82 mm, 92 mm e così via.

Le possibilità sono diverse e anche in questo caso lo spessore maggiore serve per raggiungere valori isolanti maggiori del profilo e per poter inserire un vetro più spesso.

Il colore dei profili e le camere isolanti
Il profilo può essere bianco, marrone chiaro o marrone scuro, o grigio, in funzione del colore che deve avere l’infisso finito.

Il profilo utilizzato per costruire infissi in PVC è diviso in tante camere, queste aumentano con l’aumentare dello spessore e dividono l’aria presente dentro al profilo.

Queste camere fanno in modo che l’aria nelle camere all’esterno, più fredda, trovi diverse barriere prima di entrare in contatto con quella delle camere interne, più calda.

Il minimo di camere isolanti in un profilo per consentire un valore accettabile deve essere di almeno 5 camere.

Una cosa importante da verificare è lo spessore delle pareti esterne.

Esistono infatti profili in classe A dove la parete esterna non inferiore a 2,8 mm, e profili di classe B dove la parete è non inferiore a 2,5 mm, questo ovviamente va a influire sulla solidità del profilo.

Qualità spessore profili della finestra
La differenza è minima e impercettibile in foto, ma ti assicuro che in fatto di stabilità esiste un’enorme differenza.

Alcuni produttori estrudono la parte interna dei profili con una mescola di PVC riciclato, che si presenta di colore grigio chiaro, inutile dire che ancor oggi il pvc puro non riciclato e’ senza dubbio sinonimo di alta qualita’ sempre se estruso in mescola speciale, e qui non si intende solo S ( ).

Finestra in pvc riciclato
La classe della mescola
Ogni infisso in PVC venduto in Italia, deve obbligatoriamente essere stato estruso, cioè prodotto con una mescola in classe S, sui colori non pellicolati idoneo al clima severo, mentre sia i bianchi che i colorati non pelicolati devono comunque essere etichettati sotto la normativa UNI EN 12608.

Questo vuol dire che deve sopportare un CLIMA SEVERO, perché in Italia l’esposizione al sole è maggiore, ancorpiu’ in Sardegna dove i valori del mese di agosto sono da clima Severo per il caldo.

Quindi è bene informarsi sul fatto che, soprattutto per prodotti provenienti dall’estero,(ma anche prodotti nostrani) il profilo utilizzato sia specifico al mercato regionale italiano, appunto sottoposto alla norma 12608.

Devi sapere che la classe del profilo la trovi stampata sulla parte non in vista del telaio del tuo nuovo infisso e potrai dunque verificare la sua classificazione prima dell’installazione.

Il rinforzo interno
All’interno del profilo perimetrale di anta e di telaio viene inserito un rinforzo in acciaio con una forma particolare che serve a rendere più stabile il profilo.

Finestra con rinforzo in acciaio
Le pieghe di questo rinforzo servono a renderlo più rigido, cosi’ come il suo spessore eil fato che sia piu’quadro possibile.

Il rinforzo è necessario perché il pvc è un materiale maleabile e quindi necessità di essere irrigidito.

Alcuni produttori eliminano il rinforzo in acciaio dentro l’anta e, per rendere più stabile il profilo, incollano il vetro.

Finestra in fibra di vetro
Altri utilizzano in alternativa al semplice PVC una variante in fibra di vetro, (vetro resina), tipo quella utilizzata per costruire barche.

Da tener presente nel caso di vetro incollato, che a seguito di rottura del vetro non tutti prevedono di sostituirlo ma intervengono sostituendo interamente l’anta.

Come puoi immaginare sostituire solo un vetro può voler dire attendere qualche giorno, mentre invece sostituire l’anta può comportare un’attesa di diverse settimane.

Come una finestra in PVC ti ripara dagli spifferi
La tenuta all’aria, all’acqua e al rumore in una finestra in PVC è garantita dalle guarnizioni perimetrali in gomma.

Queste guarnizioni sono posizionate tra il telaio fisso, cioè quello fissato al muro, e le ante mobili, cioè quelle con il vetro che si aprono e si chiudono.

Una finestra nella sua versione base avrà due guarnizioni in gomma che servono appunto a tenere fuori l’aria e a non far entrare gli spifferi.

Le due guarnizioni sono il minimo sindacale, poi con sistemi più performanti e più evoluti si sale a tre o addirittura a quattro guarnizioni.

Sempre in tema di guarnizioni potrai trovare la terza guarnizione sull’anta che lavora su una parte rigida.

Guarnizione sull’anta della finestra
Oppure una guarnizione a pinna sul telaio che lavora sull’anta mobile.

Finestra con guarnizione a pinna
La funzione è pressoché identica salvo piccole differenze, e tieni presente che la prima situazione ultimamente è sempre più rara da trovare negli ultimi tempi.

Colori di finitura
Il PVC, come detto prima, in genere è bianco oppure colorato nel caso sia necessario essere abbinato a colorazioni che imitano il legno.

Esistono diverse finiture disponibili e si tratta in pratica di una sottile pellicola in materiale plastico che riveste a caldo il profilo originale, assicurarsi che questo sia originale di casa madre.

I Colori di finitura delle finestre
In genere quando ci si trova ad applicare una pellicola ad imitazione legno ad esempio color noce il profilo in PVC anziché bianco sarà ad esempio marrone o caramello o panna.

Colore noce per finestre
Ci sono però alcune aziende che utilizzano sempre profili in pasta bianca anche quando applicano una pellicola ad imitazione del legno.

Un’altra variante interessante è che alcuni produttori applicano la pellicola anche in battuta, quindi invece che trovarti con un profilo ad esempio marrone a finestra aperta, avresti lo stesso colore della facciata interna ed esterna anche sulle battute interne, con pregi estetici iniziali, sicuramente discutibili negli anni a causa di successive regolazioni o sbeccature.

Finestra in pvc finitura in legno
L’assemblaggio degli infissi in PVC
L’assemblaggio delle finestre avviene in genere con una lavorazione a 45 gradi fatta a caldo.
anche se esiste il giunto 90

Alcuni poi rifiniscono la giunzione con una lavorazione chiamata unghiata vecchio stile.

Altri produttori hanno macchinari che in fase di assemblaggio non necessitano di dover rifinire la giunzione e che di conseguenza non utilizzano l’unghiata ma lasciano che le due parti siano unite senza questo stacco con un a finitura senza sbavo, come da noi scelto.

Il lato estetico è per ogni persona soggettivo meno la perfezione di un angolo saldato senza sbavo.

Il vetraggio
Un infisso standard da 70 mm in PVC, monta sempre un vetro doppio, quindi 2 lastre di vetro separate da un distanziale in materiale isolante come PVC ad esempio.

A partire da uno spessore di 80 mm, alcuni infissi hanno di serie un triplo vetro cioè 3 lastre di vetro separate da un distanziale che deve ormai essere in materiale isolante e non più in alluminio come accadeva un tempo.

La ferramenta
Tutte le finestre in PVC montano standard ferramenta perimetrale a nastro che ha la funzione anta a battente e anta a ribalta.

Anta a ribalta standard in pvc
Chi eventualmente non monta questo tipo di ferramenta come standard molto probabilmente è rimasto un po’ arretrato con l’evoluzione dei prodotti, e ti consiglio di non sceglierlo come fornitore.

Pregi e difetti degli infissi in PVC
I pregi delle finestre in PVC sono l’assenza di manutenzione, il maggior isolamento e il costo contenuto.

Mentre i difetti sono la stabilità limitata in caso di grandi dimensioni, e l’estetica non certo paragonabile ad esempio alla finestra in legno.

Regole da rispettare
In questo caso esistono produttori che rispettano regole specifiche che impongono limiti dimensionali oltre i quali non le producono.

Al contrario invece alcuni produttori non si preoccupano di questo e producono finestre oltre questi limiti rischiando poi che gli infissi possano avere problemi funzionali nel tempo.

Ciò non toglie che comunque un minimo di manutenzione ai sistemi di apertura e chiusura deve essere fatta periodicamente.

Un’altra possibile finitura
Abbiamo parlato prima di pellicole ad imitazione legno, ma nel caso di necessità di avere colori eterni diversi dal bianco o dall’effetto legno che non si trovano con le normali pellicole, è possibile avere un profilo sempre in PVC ma con un guscio eterno in alluminio.

Rifinitura esterna in alluminio per pvc
Questa variante chiamata PVC/alluminio, è molto indicata anche per chi ha perplessità sulla durata esterna di un profilo in PVC dal momento che lo protegge e lo preserva dagli attacchi degli agenti atmosferici.

L’importanza dell’assemblaggio
Un’altra delle cose importanti in merito agli infissi in PVC riguarda chi assembla fisicamente le finestre.

Esistono diversi produttori molto rinomati di profili sul mercato che producono solo delle barre che poi vengono vendute a tutta una serie di aziende piccole o grandi. Anche qui il Made in Germany e’ sinonimo di massima qualita’.

Queste aziende successivamente producono gli infissi seguendo le istruzioni date dai produttori di profili di cui sopra.

Normalmente il 90% delle aziende di produzione di finestre in PVC lo fa in questo modo, ma esiste anche un 10% di aziende che estrude e assembla un proprio profilo esclusivo.

Quindi una delle cose da tenere presente in fase di valutazione è quella di capire bene chi assembla il profilo, che tecnologia usa e che certificazioni produttive utilizza.

Le certificazioni a tua tutela
Devi sapere che, tutte le finestre immesse sul mercato a partire dal 2010 devono essere marcate CE.

Cioè devono rispettare una serie di regole per essere dichiarate sicure per l’utilizzatore finale.

Chi non ti da la marcatura CE, che può essere una targhetta applicata alla finestra, o un documento allegato alla fattura o alla bolla di trasporto, non è in regola e il prodotto che ti ha venduto potrebbe crearti seri problemi.

Addirittura un prodotto non marcato CE deve essere obbligatoriamente ritirato dal mercato.

La marcatura CE si ottiene a seguito di una serie di test di laboratorio, fatti su una finestre campione.

Questi test misurano la tenuta all’aria, la tenuta all’acqua, la resistenza ai carichi di vento, la trasmittanza termica, la quantità di eventuali sostanze nocive, la resistenza agli urti da corpo molle.

I dati rilevati sono indicati su una specifico documento che il serramentista ti deve rilasciare con la consegna, o addirittura preventivamente in fase di trattativa.

I dati misurati infatti non sono per tutti identici, e per questo due infissi apparentemente identici potrebbero essere totalmente diversi per prestazioni.
Per questo e’ inoltre sinonimo di Qualita’ di qualsiasi tipo di infisso una buona tenuta all’acqua battente, tenuta al carico del vento, isolamento termo/acustico UW/Db.
Inoltre questo deve essere espresso in una posa qualificata che rispecchi le prestazioni dell’ infisso stesso,a partire dal 2022 e’ richesta la posa europea tipo EQF3, EQF4 per poter accedere agli ecobonus50%. 50% ristrutturazione e bonus 110%.